giovedì 28 aprile 2016

Inserisco oggi la magnifica mail che Cristiano mi ha inviato ieri sera.
Ringrazio di cuore per la splendida recensione da lui offerta al mio fachiro.
Un abbraccio
Elly

"Cara, carissima Elly,
sono terribilmente in ritardo, è dallo scorso febbraio quando quasi per caso ti ho ritrovato su Internet  e ho acquistato il tuo libro (che ho letto d’un fiato) che mi ero ripromesso di scriverti subito e invece tiratardi quale sono, ho fatto scivolare il tempo e le settimane…ma finalmente eccomi qui.
Sono qui a scriverti e a dirti che il “Fachiro” è bello, è un grido profondo nella vita di ognuno di noi. E’ quel grido e quella spinta che aspettiamo dall’esterno, da un evento, da un incontro e invece in realta’ è il grido e la forza che sta dentro di noi.
E’ quel grido e quella forza che soffochiamo per troppo tempo, ma che riaffiora piu’ forte e piu’ potente ogni volta che il nostro “non vivere” prende il sopravvento.. Questa forza e questo grido ci danno la scossa per ricominciare e tornare e vivere e non “vivacchiare”.
Ecco perche’ per me il “Fachiro” è un’arma potente che hai creato cara Elly.
Chi ha mente e cuore aperti legge riga per riga, parola dopo parola e riacquisisce la consapevolezza che in questa vita si puo’ e si deve fare tanto e dare tanto. Ogni giorno regala opportunita’ uniche ma bisogna avere il cuore per riconoscerle!
Come ti dicevo ho letto d’un fiato il tuo libro e credo di ritrovarmi tantissimo nel tuo vissuto, in alcuni tratti quasi autobiografico con il mio, quasi descrivessi tratti della mia stessa vita.
Un vita di sacrificio e passione sui libri per laurearsi in fretta a soli 23 anni per avere tutte le carte in regola per sfondare nel mondo del lavoro ed essere una persona bella umanamente e professionalmente.
Ho letto con simpatica ironia le tue avventure e i tuoi colloqui ma se vogliano con una punta di vera amarezza in fondo al cuore, perche’ ho capito perfettamente cio’ che hai provato.
Ancor piu’ vicina ti ho sentito quando hai raccontato della tua esperienza di lavoro negli studi commercialisti. Ho conosciuto le persone che descrivevi fra le righe e ho un ricordo cosi’ triste delle giornate di quel luogo scandite dalle scadenze, dal quel lavoro, da quelle corse per avere sempre piu’ soldi . Persone cosi’ tristi e dall’anima povera poverissima…bah..mi  rattristisce solo pensarci…
Non rimpiango niente di quei giorni e di quel luogo, ringrazio solo Dio di essermene andato perche’ io stesso stavo male e mi impoverivo, morivo dentro…ti ho capito perfettamente.
Ora faccio un lavoro simile in contabilita’ ma in una realta’ diversa e sono felice di non essermi fermato e di essere andato avanti. Non so se questo sara’ il mio lavoro definitivo anche perche’ mi sento portato per qualcosa di piu’ umanistico o psicologico e a contatto con la gente e i numeri in realta’ mi hanno un po’ stancato…
Tornando al “Fachiro”..scusa l’excursus personale, ma ci stava…ti voglio ringraziare per il grido che innalzi potente, per la tua personalita’ , per la bellezza della relazione che traspare dal tuo essere, a questo elogio al coraggio, alla passione e alla felicita’.
Un grandissimo abbraccio!

C."


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