martedì 9 dicembre 2014

Ringrazio di cuore anche Tiziana, la quale mi ha scritto via mail:

"Ho iniziato il tuo libro, sono solo al 2° capitolo …….. sei tu …….Elly

Man mano che leggo mi sembra di sentire la Elena  che ci raccontava un sacco di cose della sua vita, delle sue esperienze e dei lavori passati anche se per breve tempo, io ero tutta orecchie perché mi piaceva sentire quello che ci dicevi, sapevi tutto di tutto ed io che non sono acculturata come te rimanevo a bocca aperta per quello che ci raccontavi, è emozionante leggerti e sono tanto felice che sei riuscita ad esaudire il tuo desiderio, te l’ho sempre detto che avevi delle super potenzialità e ce l’hai fatta".

 

 

Ringrazio anche Cristina la quale mi ha scritto "Leggendo il capitolo sulla famiglia mi è scesa una lacrimuccia, tutto molto vero!".
In data 8 dicembre 2014 ho ricevuto questo splendido messaggio da Nic, che mi sento di condividere con tutti voi:
"Brava Elly, finito ora tuo libro. Dovrebbero farne un bigino per tutti gli studenti. Per poter sorridere e non sentirsi le uniche vittime e per poter trarre spunto per il loro quanto mai incerto ma pieno di sorprese futuro!"

mercoledì 15 ottobre 2014

Condivido con tutti voi la mail che mi è arrivata in data 13 ottobre da un lettore che ringrazio di cuore!

"Elena ciao, ho letto il tuo libro e lo trovo praticamente diviso e due parti: la prima, molto divertente e nello stesso tempo amara, riguardante le avventure per la ricerca di un lavoro. La seconda parte, molto riflessiva e filosofica, in effetti mi ha attratto di meno; forse è più 'autobiografico'. Nella prima parte del libro, pur venendo riportate esperienze vissute personalmente, sei riuscita a creare un personaggio che affronta i primi momenti della vera vita.  Il libro lo trovo molto scorrevole e il linguaggio disinvolto: mi piace (sono figlio del '68 e mi hanno insegnato all' università che la curva dell' espressione trova ai massimi il linguaggio del portuale da un lato e il linguaggio filosofico dall'altro).
Entrando più sui contenuti veramente mi deprime questo periodo: vedere i giovani laureati o non correre da tutte le parti per cercare una qualsiasi occupazione pur di portare a casa uno stipendio.....rende veramente l'idea di quanto sono limitate le opportunità. L'Italia storicamente in tutte le epoche  è stata avara con le opportunità di lavoro. Anche ai miei tempi (inizio anni '70) i colloqui di lavoro erano dello stesso e identico tipo e questo denota che l'Italia è sempre la stessa. La tua fuga dalla sala piena di giovani speranzosi mi ricorda  una  identica esperienza (e sono PASSATI 40 ANNI!!!): eravamo circa 200 ragazzi in una enorme sala: a un certo punto si era aperta una porticina e sono entrati tre persone tutte 'intappate' e il primo intervista il secondo, un omino piccolo e grasso: quanto guadagni al giorno, e questo risponde 500.000 lire e perchè sono  un AREA MANAGER e solo da un mese!!!! Tutti i ragazzi intorno  si guardavano dicendo "...che culo che ho trovato questo posto!...). Io,  ridendo come pazzo sono andato via. Un mese dopo alla fiera di paese di provincia ho visto un omino piccolo e grasso che faceva dimostrazione di come imbottigliare il vino con un tubo magico; era lui.....!!!,  ti confesso che ho sempre avuto un'ammirazione per queste persone: sopravviveranno sempre ai depressi e poco coraggiosi. Quando a metà degli anni '90 sono diventato direttore marketing  della Trading company del gruppo Italcementi invitavo i miei venditori (persone per bene) a vedere un canale televisivo dove tre venditori di gioielli presentavano i prodotti e litigavano tra di loro per gli sconti praticati ora da uno ora dall'altro. Al cliente piace essere preso in giro scientificamente.
Tornando al tuo libro sei certamente  riuscita a trasmettere  il grido di malessere dei  giovani in cerca di occupazione, lo sfruttamento dei 'soliti'. Malessere che coinvolge affetti vicini e tutta la famiglia. Hai già in mente il  tuo secondo libro visto che con la penna ci sai fare? 
Considerato che anche un buon posto di lavoro (ai miei tempi nei colloqui  ti facevano la domanda 'cerca un lavoro o un posto di lavoro??') spesso risulta noioso,  poco gratificante e alienante che messaggio daresti ai tuoi coetanei???   Marcuse è stato sepolto da 40 anni e "Eros  e Civiltà" lo trovi  ingiallito solo  sugli scaffali dei miei coetanei. 
A presto e complimenti, 
Vittorio"

giovedì 2 ottobre 2014

Ciao a tutti e benvenuti nel blog dedicato al mio Fachiro!
Sono davvero felice che siate diventati catalizzatori del sogno!
Ogni commento sarà ben accetto e fonte di riflessione per me e per tutti coloro che vorranno condividere i propri pensieri!
Un abbraccio
Elly